giovedì 24 luglio 2008

L'arte dei tangueri.









Il tango e' una forma di arte, una delle piu' richieste e delle piu' viste, quella tersicorea.
E tra i nostri tangueri cosentini ci sono due artisti che eccellono in un'altra forma di arte: il disegno.Uno abile a mettere su tela le proprie sensazioni, l'altro a fermare per sempre in una bottiglia le emozioni con leggeri ed impalpabili granelli di sabbia. Sono Gaspare e Tony, due persone che reputo mie amiche, sempre affabili, sempre disponibili, sempre se stessi.

Ed allora ho pensato perche' non iniziare a far conoscere questi due amici calabresi al di fuori del nostro confine regionale? Ebbene il primo tentativo e' andato in porto, con uno splendido riscontro che potete vedere andando qui.
Per il secondo ancora qualche giorno ed online potrete ammirare le splendide creazioni di Tony.
Ad maiora amici miei.

Ora qualche pezzo che sto studiando per inserire nelle prossime mie milonghe...fatemi sapere cosa ne pensate....anche via mail . Un abrazo.
  • "Disamistade" - Fabrizio De Andre' - link
  • "Valzer per un amore" - Fabrizio De Andre' - link
  • "Voltar" - Rodrigo Leão- link
  • "Con toda palabra" - Lhasa de Sela - link
"Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima." (G.B.Shaw)

lunedì 21 luglio 2008

Quando il tango....

Quando il tango diventa uno splendido modo per unire un gruppo di persone fino pochi mesi fa sconosciute e riesce, pian piano, come un collante invisibile a cementare rapporti sinceri e vere amicizie basate sulla stima delle persone, ecco che il risultato e': l'agritango a Livadia. Ed ancor piu' bello quando la felicita', l'affiatamento e l'unione di un gruppo di tangueri viene percepita e diviene contagiosa verso chi pur non ballando il tango, viene coinvolto dalla serenita' e dall'allegria di questo gruppo di amici.
Diviene realmente difficile poter esprimere in poche parole quelli che son stati questi tre giorni trascorsi insieme ballando, conversando, conoscendosi, confrontandosi, mostrandosi, cucinando (o meglio cercando di cucinare un piatto di spaghetti alle 4 del mattino.....Fabio la prossima volta ricordati il saleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee).

Difficile ma non impossibile visto che cio' che ho vissuto nello scorso scorso week-end e' pari all'intensita' che stamane, su consiglio della preziosa Elena, ho percepito leggendo un articolo e vedendo le foto relative qui su Repubblica.

Vedendo le foto ho pensato alla differenza abissale di atmosfera che c'e' tra il pathos percepito dal tanguero ballando tango in un ambiente amicale dove i tangueri si sentono prima di tutto "persone" e non "numeri" ed il pseudo-pathos che viene vissuto in altre situazioni (milonghe, festival o altro) dove talvolta ciascuno di noi mostra solo la propria bravura nel suo ruolo (ballerino, musicalizador, organizzatore), dove saluti, abbracci e carinerie sono talvolta non propriamente "sentiti" ma "dovuti", dove puo' accadere che appaiano, sotto forma di guru del tango, meteore dispensatrici di giudizi sommari su tutto e tutti e non di consigli preziosi (non ho mai amato gli empi....in nessun campo).

Cosa altro aggiungere??? Mmmmm spero che questo gruppo di amici aumenti e spero a breve di incontrare (magari a Catania???) tutti le amiche e gli amici contattati su Faitango, che mi stanno aiutando a crescere in tante cose.

Ed ora ...un po' di relax:
  • "Paris Texas" - Gotan Project - link
  • "Hotel Victoria" - Juan D'Arienzo - link
  • "Pavadita" - Alfredo De Angelis - link
  • "El apache argentino" - Quinteto Pirincho - link

"L'amicizia consiste nel dimenticare cio' che uno dà, e nel ricordare cio' che uno riceve" (A.Dumas)

mercoledì 16 luglio 2008

Arriva l'estate : riposare o raddoppiare?

I primi caldi estivi stanno fiaccando i tangueri: nelle ultime milonghe si son presentati tanto stupendi nelle loro abbronzature quanto "lessati" dal sole preso tutto il giorno. Allora che fare? staccare un po' dagli appuntamenti milongueri o continuare imperterriti a bailar el tango?

Beh la risposta assoluta non esiste: so di certo che sia sabato che domenica sera, ho visto molti tangueri leggermente ammosciati, forse provati dal troppo caldo che non sta lasciando neanche mezza giornata di respiro; ma ho anche visto tangueri ballare pimpantissimi arrivare a fine serata senza alcun problema , anche se spesso sudati come delle foche monache (non fate gli schifettosi sudiamo tutti, basta che a fine tanda ci sia un qualcosa con cui tamponare le stille di sudore).

Ma ditemi voi lettori....di che corrente siete? quella che e' meglio staccare un po' durante l'estate per riposare le stanche membra o invece quella stakanovista e romantica che pensa che la milonga estiva ha un fascino tutto magico, particolare, avvolgente e per questo non se ne deve perdere neanche una?

In attesa di vostri interventi, vi lascio i miei ghiacciolini rinfrescanti:
  • "una milonghina" - Assasination Tango (splendido film) - link
  • "A mi madre (bandoneon solo)" - Haranguiz - link
  • "Che bandoneón" - Orquesta Típica Fernández Fierro - link
  • "Pesar" - Daniel Melingo - link
"Tutti nella vita hanno una uguale quantita' di ghiaccio. I ricchi d'estate, i poveri d'inverno." (B.Masterson)

giovedì 3 luglio 2008

L'armonica dalle note di seta

Ricordo che qualche tempo fa in un post lessi un'affermazione del tipo: "Per me un brano di tango senza bandoneon non e' tango!". In quel momento la mente subito e' corsa ad uno dei miei autori preferiti, ad Hugo Diaz, che io definisco "l'uomo dall'armonica dalle note di seta".
Provate a ballare una sua tanda ad occhi chiusi, in abrazo stretto, son sicuro che le noti del "niño de Santiago del Estero" vi avvolgeranno in un abbraccio elegante ed intenso come un sottile, ma caldo drappo di seta.

Come molti ho scoperto il grande maestro nel 2000, vedendo un video su internet ed ascoltando la sua versione del "El lloron" ballata da due maestri argentini (forse era Roberto Herrera??? boh chi se lo ricorda). Ancora oggi penso che e' anche grazie a quelle note ed a quel video che sia nato in me il desiderio di bailar el tango....chissa'.

Una cosa interessante che lo riguarda e' che , pur suonando talvolta qualche brano di tango durante i suoi spettacoli folk nei teatri del mondo, non aveva mai pensato ne' di incidere ne' di comporre nessun brano tanguero fino al 1972 (era nato nel 1927); in quell'anno incise il suo primo album di tango "Hugo Diaz en Buenos Aires" e di seguito "Hugo Diaz para Gardel 40 Anos Despues", due strepitosi album di tango che consiglio a tutti di avere nella propria collezione privata.
Quel poco che sapevo di Hugo Diaz, ho cercato di raccontarvelo; ora vi lascio alle sue note "di seta". Un abrazo, a presto.
  • "Mi Buenos Aires querido"- Hugo Diaz - link
  • "Silencio" - Hugo Diaz - link
  • "Mano a mano" - Hugo Diaz - link
  • "Amore de estudiantes" - Hugo Diaz - link

"L'eleganza non consiste nell'indossare un vestito bello e costoso." (Coco Chanel)