
Ebbene si son ritornato a scrivere, ritornato per provare a trasmettere le emozioni intense, l'atmosfera piena di felicita', le sensazioni stupende date da nuove amicizie, tutte le bellezze che hanno accompagnato ogni sguardo, ogni momento vissuto nei giorni trascorsi a Catania durante il TangoFestival.
Non amo mai dare giudizi, amo sempre dire le cose in modo diretto senza fronzoli: arrivare a Catania e' stato come sentirsi a casa. Ogni viso incontrato mi ha sempre accolto con un sorriso.
I visi sorridenti di Angelo, Antonella ed Elena squisiti padroni di casa del Festival, che con le loro sempre cortesi e precise parole, attenzioni, indicazioni ci hanno accompagnato in ogni momento di "tango e non" vissuto nella splendida citta' etnea.
I visi dolci di RosaRossa, Adry, Anna, Lula, Scarlett e Stefy splendide compagne di viaggio e milonghe finalmente conosciute ed immediatamente divenute importanti; ciascuna con il proprio carattere, ciascuna con i propri colori, chi a tinte pastello tenui, chi a tinte decise e forti, ma tutte con un colore comune : il rosso della passione per il tango.
I visi sempre disponibili dei ragazzi dello staff del Ctf, sempre pronti a soddisfare qualsiasi richiesta che possa essere stata un tango o dare un passaggio in macchina alle 5 del mattino a chi era appiedato.
I visi dei maestri: il viso guascone e solare di Joe, quello dolce e timido di Lucilla, quello austero ma sempre pronto ad esplodere in un sorriso di Pablo ed anche quello da mammina premurosa di Beatriz; i visi giovani e sbarazzini di Pablo e Noelia ed i visi accademici di Luis e Claudia.
Il viso di Mony, viso da bimba nel paese dei balocchi, talvolta stanca ma sempre tenace, attenta, pronta a carpire ogni piccola sfumatura di cio' che ci circondava.
Ecco visi, visi, visi piccole fotografie che mai ingialliranno nel mio album dei ricordi e che saranno accompagnate da questa colonna sonora: Juan Carlos Ca ceres - "Vue lvo al Sur" - Link
Grazie a tutti per avermi sentire "a casa".
"Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina." (Sant'Agostino)