martedì 3 giugno 2008

Il pantalone rosso e l'autogol.

Qualche giorno fa durante una cena molto carina, due amici tangueri mi han fatto una critica pungente ma veritiera: “Caro Moro, se nel blog predichi bene, poi non puoi farti il piu' piccolo autogol presentandoti una sera in milonga indossando dei pantaloni rossi” (dato dimostrabile ed ahime’ inconfutabile vedendo le foto dell’Agritango ehehehehe). Alla milonga l’uomo deve vestire in nero o al massimo in blue scuro”.

Cari miei sinceri arbitri elegantiarum, non ho scuse, cospargo immediatamente il mio capo di cenere tanguera e giuro sulla testa di Gardel di non incorrere mai piu’ in questo marchiano errore. “Primero la musica con su compas y melodia, Segundo el sentimiento, Terzero la elegancia, Por ultimo las figuras”. Asì se baila el tango.... (come ha ricordato il preciso DcTango qualche giorno fa su Faitango)...e me ne ricordero'!!!

Mentre riflettevo sul pantalone rosso, mi son chiesto: ma chi dovrebbe essere il latore di cotanta sapienza e rigida fermezza nell’educare che il tango non e’ solo figure? Da chi deve venire l’esempio dell’eleganza, del comportamento da seguire in milonga? Queste semplici due domande hanno rimandato il pensiero ad un articolo di qualche giorno fa, apparso su un forum nazionale di tango, che aveva generato una moltitudine di risposte e pareri che posson essere sintetizzati nei seguenti ruoli chiave:
  • Tangueri: loro prima di tutti devon ricordare in milonga che le figure sono decisamente fuori luogo ed inopportune, se non corredate prima da comportamenti e da abbigliamenti consoni alla atmosfera magica della milonga stessa. Solo rimanendo rigidi ed intransigenti su questi fattori, il tango manterra’ intatta la sua eleganza e la sua purezza preservandosi da imbarbarimenti vari.
  • Maestri di tango: tutti coloro che con il ruolo di docenti (che siano argentini o italici) insegnano la magia del tango. Loro dovrebbero essere il piu’ fulgido e rigido esempio da seguire; a tal proposito una mia amica pugliese gironzolona lamentava che nelle milonghe troppo spesso i maestri si presentano in milonga abbigliati e truccati in modi piu’ consoni a serate di altro tipo (balli di gruppo, salsa, valzer viennese) che ad una soiree di tango.
  • Organizzatori dei festival di tango: quasi tutti i festival italiani di tango presentano calendari farciti da ore di lezione full immersion per apprendere figure varie (molte delle quali difficilmente eseguibili in milonga), ma dove sono le ore (anche pochissime) di stage dedicate a musicalita’, comportamento ed eleganza? (immaginate me in pantaloni rossi che vado ad uno stage di eleganza milonguera??? ihihihihhihihihi sarei immediatamente radiato da tutte le milonghe del globo terraqueo).
Qualcuno di voi vuole aggiungere qualcosa in piu'?

Ringraziando di cuore Fabio ed Angelo , che con la loro vera e schietta sincerita’ hanno ispirato questo post, auguro a tutti voi una serena settimana.

  • "Tango in Harlem" - Touch and Go- link
  • "Puro Cuento" - La Chicana - link
  • "Mañana zarpa un barco" - Carlos Di Sarli - link
"In vino veritas".(Proverbio latino)
"In vino veritas, in grappa no limits".(Anonimo)

4 commenti:

sirena ha detto...

A dire la verità io credo che l'eleganza di un varon non dipenda da cio' che indossa ma da come si muove!
Poi che i pantaloni siano rossi, gialli,neri non ha nessuna importanza.
Piu' che mai nel tango "l'abito non fa il monaco": l'abbigliamento fa parte dell'immaginario collettivo sul tango che vuole l'uomo impomatato e imbastito in abiti scuri, e le donne con lo spacco e la calza a rete...e magari con una bella rosa rossa in bocca!!!
Sempre, e anche in milonga, ognuno deve essere sè stesso,ovviamente ordinato e pulito, ma nulla piu'. Ho ballato splendidi tanghi con chi indossava jeans!;-))
Besos
Dori

Mousse ha detto...
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Mousse ha detto...

Si dai, l'appunto sul pantalone rosso ci sta tutto, poi detto da due persone che sono sempre vestite in maniera inappuntabile!!!
A parte l'abito che non fa il monaco ma aiuta parecchio, io batto sempre sul discorso eleganza nei modi, quella purtroppo, sto notando, almeno in certe persone è praticamente inesistente. Sicuramente mi riferisco a quelli che vogliono sembrare chi non sono e che ahimè si tradiscono nelle piccolezze che compiono, addirittura senza rendersene conto(dicansi tamarri camuffati), o a quelli affettati e sprezzanti nei confronti degli altri.
La gentilezza è qualcosa che hai dentro, è innata, è parte indissolubile di te e ti porta agli altri, a donarti e a ricevere allo stesso tempo e questo sempre nei limiti del rispetto comune.
Per cui perdono pantaloni rossi, gialli, a pois e pure gli odiati jeans, ma assolutamente ABORRO il cenno della testa per invitarmi a ballare o l'uomo che non sa assolutamente trattare una signora appunto da signora!!!
P.S. cmq se ti vesti di scuro alla prossima milonga, rischi di infrangere qualche cuoricino solitario ih ih ih...

niky ha detto...

se ti può consolare ho una raccolta di jeans della holiday, marca sconosciuta ma che a me piace, di tutti i colori: rosso, giallo senape, nero, blu, celeste....e ci vado spesso in milonga