
Diviene realmente difficile poter esprimere in poche parole quelli che son stati questi tre giorni trascorsi insieme ballando, conversando, conoscendosi, confrontandosi, mostrandosi, cucinando (o meglio cercando di cucinare un piatto di spaghetti alle 4 del mattino.....Fabio la prossima volta ricordati il saleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee).
Difficile ma non impossibile visto che cio' che ho vissuto nello scorso scorso week-end e' pari all'intensita' che stamane, su consiglio della preziosa Elena, ho percepito leggendo un articolo e vedendo le foto relative qui su Repubblica.
Vedendo le foto ho pensato alla differenza abissale di atmosfera che c'e' tra il pathos percepito dal tanguero ballando tango in un ambiente amicale dove i tangueri si sentono prima di tutto "persone" e non "numeri" ed il pseudo-pathos che viene vissuto in altre situazioni (milonghe, festival o altro) dove talvolta ciascuno di noi mostra solo la propria bravura nel suo ruolo (ballerino, musicalizador, organizzatore), dove saluti, abbracci e carinerie sono talvolta non propriamente "sentiti" ma "dovuti", dove puo' accadere che appaiano, sotto forma di guru del tango, meteore dispensatrici di giudizi sommari su tutto e tutti e non di consigli preziosi (non ho mai amato gli empi....in nessun campo).
Cosa altro aggiungere??? Mmmmm spero che questo gruppo di amici aumenti e spero a breve di incontrare (magari a Catania???) tutti le amiche e gli amici contattati su Faitango, che mi stanno aiutando a crescere in tante cose.
Ed ora ...un po' di relax:
- "Paris Texas" - Gotan Project - link
- "Hotel Victoria" - Juan D'Arienzo - link
- "Pavadita" - Alfredo De Angelis - link
- "El apache argentino" - Quinteto Pirincho - link
"L'amicizia consiste nel dimenticare cio' che uno dà, e nel ricordare cio' che uno riceve" (A.Dumas)
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