mercoledì 12 marzo 2008

La musicalita' del tanguero



Bonjour a tout le monde, stamattina vorrei parlare di una domandina che in maniera ricorrente vien fuori nei primi dialoghi tra due tangueri che ballano insieme la prima volta durante una milonga: "Ma tu da quanto tempo balli?".

La capacita' nel saper danzare in maniera discreta non e' , a mio modesto parere, una "dote" legata al tempo, ma esclusivamente all'applicazione, alla passione ed alla voglia che ogni singolo tanguero mette nel migliorarsi e nell'apprendere sempre di piu'. Tutto cio' lo porta a prendere dimestichezza con i tempi, la musicalita', le impercettibili pause dei brani che si ballano nelle milonghe, che siano classici o nuevi.

Ricordando che sono un "appena sufficiente" bailador, il mio unico consiglio a tutte le tanguere con cui ho il piacere di danzare la prima volta (mi spiace ma con i tangueri non amo ballare eheheheh, ma il consiglio vale lo stesso) e' sempre e solo UNO: "Balla piu' che puoi, vai a tutte le milonghe possibili, non aver paura delle persone che sanno ballare meglio di te, solo ballando con loro riuscirai a migliorare, a scioglierti, a sentire il tango".

Sembrera' strano ma alcune nuove leve che hanno appena iniziato a ballare 4 mesi fa e che cmq non si perdono una milonga, sembrano rispetto ai loro colleghi di pari corso dei veri veterani, l'esercizio e la pratica servono ed i risultati si vedono; pensate che alcune iniziano gia' ad osare i primi passi di tango vals, visto che ormai il pasito milonguero per loro non comporta alcun imbarazzo.

E visto che ci siamo vorrei ricordare a quei tangueri o a quelle tanguere "esigenti" che tutti abbiamo fatto la gavetta e quindi se un tanguero inesperto vi chiede di ballare almeno un tanda concedetegliela, senza doverlo necessariamente bombardare di sacade strepitose, di passi ultra mega articolati: ballate semplicemente e magari con dolcezza date se volete dei piccolissimi ma utili consigli .

Ricordando a tutti che almeno dieci volte nella nostra vita tanguera abbiam PESTATO i piedini altrui, vi lascio con le chicche del giorno:

Fugata Tango - "Milonga del Chiqui" - link

Renato Borghetti - "Milonga para as Missões" - link

Cirque du Soleil - "Querer" - link

Combo Tango - "Milonga for Hege" - link

"Meglio dare che prendere. Ma a volte può esserci più umiltà nel ricevere che nel donare." (Soren Kierkegaard)

8 commenti:

niky ha detto...

Che dire ? come non essere d'accordo con quanto affermi ? Bravi maestri e anni di studio sono una splendida cartina da tornasole in assenza di KM e KM di pratica in milonga. In tal senso mi viene da dire: Milonga Magistra Tangi".
C'è da dire anche che ho potuto constatare che molti si avvicinano al tango per moda e poi lo mollano dopo 2-3 anni. Come conseguenza abbiamo milonghe sempre piene di principianti che se da una parte sono linfa vitale per il tango, dall'altra sono un danno per la ronda, complici anche maestri che non insegnano el codego.

Mousse ha detto...

Grazie della comprensione e grazie soprattutto per aver pensato a noi UMILI MORTALI PRINCIPIANTI.
E' mortificante e, diciamolo pure, irritante, notare come certi tangueri esperti trattino noi povere misere "novizie", ree di non essere una Natacha Porberaj della situazione!
Che poi a ben vedere, non è che loro brillino di tutta questa scioltezza, agilità e sensualità (francamente alcuni sono appena appena passabili).
Morale? Signori cavalieri, il tango è un ballo che si balla in due, dove l'uomo guida, conduce la sua dama e allora... la prossima volta che avrete tra le braccia una partner meno agile a brava di voi, invece di comandarla a bacchetta "fai così, fai colà", con la vostra esperienza ed il garbo che vi contraddistingue (ne sono sicura) suggeritele con un sorriso rassicurante che ballare è un piacere, non una gara di perfezione a chi esegue meglio il complicatissimo passo visto fare al nostro maestro. Vedrete come riuscirà a migliorare la signora in questione! :-)
P.S. stesso discorso dicasi per le tanguere esperte ai danni dei poveri maschietti principianti.

Alessandro ha detto...

Ebbravo Morokal... bel post... condivido quasi tutto... e soprattutto la "modestia" che SEMPRE dovrebbe accompagnare il tanguero anche dopo anni ed anni...

Si... non serve a nulla dire "ballo da 1 anno" oppure da 2 oppure da 3 anche perche' e' soltanto l'esperienza che fa maturare... e soprattutto lo scambio... anche se ballare sempre con le stesse persone e' piu' "facile" bisogna forzarsi di invitare anche (e soprattutto) le sconosciute...

Anche se "da quanto tempo balli" e' una domanda frequente... la prendo sempre come spunto per qualche complimento... e non per altro...

In effetti mi e' capitato di ballare con una ragazza bravissima e le ho chiesto da quanto tempo ballasse... erano 9 anni... ed era meravigliosa...

Dopo ho ballato con un'altra ragazza... molto brava e pensavo che ballasse da tanto tempo pure lei... erano invece "soltanto" due anni... ed i complimenti per quanto era brava erano meritatissimi...

POI... ci sono anche quelle che, oltre a mentire sull'età mentono pure sugli anni di ballo... ehehe esiste pure questo... (ma tutti i nodi vengono al pettine prima o poi.. una la conosco personalmente) comunque... contente loro...

Un'ultima cosa... sui consigli da "dispensare" con dolcezza... va bene... ma soltanto se sono richiesti... perche' personalmente odio i "maestri di sala" che spiegano alla partner come deve fare il passo... ed allo stesso modo le maestre...

Il consiglio puo' starci se... dopo aver preso un po' di confidenza... si riceve un'esplicita richiesta... allora si! Altrimenti AMEN! A me capita, a volte, qualche ballerina che mi scambia per un attaccapanni... e "Si appende" per esempio... ma non le dico nulla... la milonga non e' di certo il posto dove insegnare...
Se me lo chiede... allora le dico... con delicatezza... quello che penso... senza mentire su nulla... ma solo se lo chiede!

sirena ha detto...

Sicuramente il tempo nel tango è una variabile non di poco conto.
Io ho passato un anno praticamente a..camminare, e ancora oggi, dopo quattro anni,quasi mi sento a disgio se butto là qualche "adornos".
Probabilmente dipende dal maestro, o dal carattere di chi balla, fatto sta che mi fanno paura quelli/e che dopo seimesisei ci danno dentro con sacadas, voleos, ganchos e qunt'altro.Non è materialmente possibile eseguire BENE certe figure complesse in così poco tempo.Certamente è "colpa" dei maestri che ,pur di non perdere "clienti" propongono anche il salto mortale doppio e triplo senza rete..
Sempre per un motivo "caratteriale", preferisco di gran lunga ballare con un principiante, piuttosto che con un "maestrino".
Non mi trova d'accordo Niky: non sono i principianti che creano problemi di ronda, sono quelli che" non trovano spazio per mostrare a tutti quanto sanno fare"!Come se tutti fossero li' a guardare i loro piedini!!!
Anch'io credo che la modestia e l'umiltà siano valori aggiunti, in generale,ed in particolare nel tango.
Il fatto è che spesso si dimentica che in milonga non ci sono principianti, intermedi, avanzati, maestri, ci sono persone che amano tutte, allo steso modo , il tango, che è un'espressione sociale.E tutti hanno diritto a vivere l'emozione di una tanda, senza etichette di sorta!!
;-)besos
Dori

sirena ha detto...

Caro Morokal,se ne hai voglia e tempo vieni a trovarmi sul mio blog.
Ti segnalo due post:
la specie tanguera1
la specie tanguera 2
http://ilmiotangolibero.blogspot.com/search?updated-max=2008-02-13T05%3A21%3A00-08%3A00&max-results=8

Ciao!
Dori

sirena ha detto...

Grazie Morokal per la tua visita e il tuo graditissimo commento.Ovviamente sei tra i miei blog amici!!!
Ciao!
Dori

niky ha detto...

Io credo che la qualità della ronda sia influenzata eccome dal tasso di principianti e dal grado di educazione dei partecipanti.
NEl primo caso non è colpa loro perchè sono principianti, e ci vuole solo tempo, è un dato di fatto e basta. Nel secondo caso ci vogliono calci nel sedere.

sirena ha detto...

Ok, Niky! Se hai bisogno per i calci ti presto le mie "comme il faut" con iltacco dieci!!!
Dori